lunedì 3 maggio 2010

Domenica pomeriggio

Sotto il portico di casa mia, oggi pomeriggio è arrivata già l'estate, grazie a "Alì & Toumani" di Ali Farka Tourè & Toumani Diabatè. Dopo pranzo, La Confraternita Dell' Uva di John Fante in mano, ho sentito il portico riempirsi di caldo, d'estate, di Sud America e d'Africa, dei ritmi assopiti che la musica infondeva su di me. Non sentivo gli: "Adesso si mette a piovere" di mio padre, quasi un tentativo di rompere la mia pace. Non sentivo nulla se non l'atmosfera e le parole, quelle di Fante. Anche lì era estate. Non era scritto, lo si poteva intuire, certo, ma non c'era nessun indizio a confermarmelo. Era la musica che entrava nelle parole e le rigonfiava di caldo afoso e placido.
C'era appena un filo d'aria a rendere tutto piacevole.
Da sotto il tavolo è cascata una vespa e l'ho schiacciata senza paure, con la ciabatta. Ho letto per un'ora buona, intensamente e con piacere, recuperando tutte le pagine perse nei giorni precedenti a studiare per un esame.

Fante ha la capacità di emozionare, di far vivere intere situazioni in poche righe, di farti sentire i suoi personaggi più profondi e vicini di quanto lo siano effettivamente sulla carta. Fante per me è estivo, senza essere volgare: l'ho sempre letto d'estate e le sue storie, i suoi personaggi, hanno sempre un deserto o della sabbia, davanti a loro o dietro le spalle.

Sulla poltrona, leggendo del Chianti di Antonio Musso, di Nick Molise e di Cavallaro, della loro estate gelida di vino bianco, mi è venuto un sonno pesante, come dopo un pranzo abbondante e mi sono assopito, tranquillo e sereno.
Al risveglio il cielo era gonfio. Tirava vento freddo, ma non sono rientrato in casa. I Kyuss. Demon Cleaner, da lì in poi, e giù questa spruzzata di pioggia innocente, purificatrice. Giusto per qualche minuto, musicale.
Le Luci Della Centrale Elettrica. Canzoni da spiaggia deturpata, da dopo-di-pioggia. Portami a bere dalle pozzanghere, portami a bere dalle pozzanghere... L'acqua scoloriva tutto.

E poi mi è venuto in mente un verso, che dovrebbe stare in una canzone, chissà, forse un giorno scriverò canzoni pure, per ora lo scrivo qui:
"E capovolgevo le tue foto
per farti sorridere
almeno una volta,
ma non bastava.."

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