domenica 26 settembre 2010

Collega

Questo pomeriggio camminavo da solo per Torino, portando in mano la custodia con dentro la chitarra elettrica che mi era appena stata regalata, stavo andando a cercare un mercatino di dischi usati, e, mentre camminavo, mi rendevo conto che stavo camminando in un modo diverso, da quello solito, quasi mi sentissi più sicuro, più definito, con quella chitarra in mano. Quella custodia era un messaggio, velato, che però, mi sembra dicesse chiaramente qualcosa di me .
Tutti quelli che incontravo per strada si fermavano un attimo a guardare la custodia e poi me, e a un certo punto ho incontrato un signore sui cinquant'anni, un cosiddetto musicista di strada, molto abbronzato, un po' sporco a dire il vero, con un sassofono in mano, che veniva nella direzione opposta alla mia. Mi ha notato subito, e, mentre camminava, gli si è aperto sul volto un sorriso stupendo, e gli occhi gli si sono illuminati, e ha toccato, ma solo un attimo, delicatamente, il suo sassofono come a dire: Ciao collega, sono contento. Spero ti vada bene.

Nessun commento:

Posta un commento