venerdì 8 luglio 2011

Musica da salvezza

Di quella stanchezza che ti straccia i capelli. che non puoi fare altro che rinchiuderti in casa con la tua musica e scegliere i vinili e i dischi giusti ( quelli che lucidano le ossa) e sperare che tutto vada bene. Di quella stanchezza che ti ammazza sui sedili dei passeggeri, mentre fissi un buco che ha i colori della strada. Di quella stanchezza che ti tira giù. come nel cesso di trainspotting. Che quando finisce un lato di un vinile ti sembra sia finita un’epoca, e invece non è niente.

Rodersi il fegato. perché non si è riusciti ad andare a dei concerti a cui si voleva andare e dei quali però si è visto il check al mattino ed è stato bellissimo.

Legno. che scende dalle corde di una chitarra e lascia tracce per i bar di tutta la città, degli avvistamenti così rari che sembrano privati. I difetti che ti fanno diventare una brava persona. Ripercorrersi fra i messaggi inviati sul cellulare. e spiare dei musicisti. salutarli. seguirli per strada.

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