domenica 3 ottobre 2010

Cose che mi vengono in mente alle due di notte

Il popolo potenzialmente più intelligente, aperto mentalmente, e, secondo me, portato a qual si voglia forma d'arte è quello con l'alfabeto più largo. Esattamente, più largo, comprendente il maggior numero di lettere, che alla fine non sono altro che segni convenzionali che codificano dei suoni. Ecco, se si mettono a confronto tutti gli alfabeti esistenti, quello più lungo, quindi più largo, per me sarebbe interessante andare a vedere di chi è, quell'alfabeto.

Più lettere si hanno, più suoni possono essere espressi, e, secondo me, questo porta a una maggior ricchezza di sfumature. Mi ricordo una cosa che mi ha detto una ragazza che conosco che ha fatto un corso all'università sul significante e il significato, mi sembra di ricordare, corso che se ci fosse da me lo farei subito, ma non divaghiamo, dicevo, in questo corso, il punto di partenza era che le parole, in una lingua, se si dicono in un certo modo, c'è un motivo, se ricordo bene.

E poi, se uno ci pensa, è anche solo una questione matematica: più lettere si hanno, più parole si possono formare, e, allora, più parole si possono formare più sono le cose che si possono dire e le sfumature di senso che si possono avere. Non c'è manco bisogno di tirare in ballo il classico esempio dei mille modi di dire neve, e tutta quella storia che tutti sappiamo già del Senso di Smilla per la neve, che me la citava perfino il mio professore di filosofia al liceo nei momenti morti.

Un' altra cosa che mi viene mente, che è successa qualche anno fa, è quando mi è capitato di parlare con un'amica rumena di mia cugina. Eravamo seduti su una panchina a parlare, era di sera, d'estate, e si parlava di scuola, credo, ma non sono sicuro, e a un certo punto questa ragazza aveva detto che in rumeno c'erano due vocali in più.

E me le aveva dette e io ero rimasto stupito, perché mai avevo immaginato che, diciamo in Europa, ci potessero essere delle diversità, fra i vari alfabeti, che le lettere insomma erano quelle, come se fossero state imposte dall'alto. Per tutti. E invece non è così.

E poi mi sono un po' perso, ma queste son cose che vengono così improvvise, che manco sembra di averle pensate, son delle cose che passano e come si fa a fermarle?

1 commento:

  1. L'alfabeto norvegese ha 29 lettere. I norvegesi sono meglio di noi.

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