giovedì 13 ottobre 2011

Iniziare una Moleskine

Non c’è nessuno su sto treno del mattino, a tornare a casa. Ma c’è una luce nel giallo delle tende, da piangere. E questa mattina c’era ancora la nebbia di ieri notte, ancora più densa e spessa, che stava sospesa sopra le rotonde e mi spaventava mentre guidavo. E a un certo punto, sempre ieri, mi è venuto in mente che ogni pensiero è una spina nel fianco di Cristo. E hai gli occhi persi, oltre il mio sguardo. e la tua testa è pesante. che ultimamente stanno passando anche gli scoglionamenti, ma mi sembra che tutto sia venuto via un po’ slavato. Altri Libertini di Tondelli fa scattare l’antifurto in Feltrinelli e non si capisce come mai. E mi ricordo che il primo giorno che ho ricominciato l’università, stavo tornando a casa, in treno, e a un certo punto ho guardato fuori dal finestrino e ho visto, così, in mezzo al verde, uno stendino, bianco, vuoto, ed era bellissimo.

È un periodo che non scrivo più e che ho ricominciato a leggere, a stare bene in casa; che ho smesso di lavorare e mi sono reso conto di quanto fosse brutto, e prematuro, in un certo senso. e vaffanculo a tutte le migliaia, davvero migliaia di persone che ho chiamato in questi, quanti sono?, uno, due, tre, quattro, quattro mesi e una settimana di lavoro. E ora ricomincerò anche a studiare e magari mi darò una mossa, e darò qualche esame e al più presto mi comprerò un basso o una chitarra acustica. e non vedo l’ora che arrivi l’inverno e la neve, con le felpe e le giacche lunghe e tutti gli sbrinamenti in casa, le serate gelide e i pomeriggi bianchi, interminabili. Che arrivi l’inverno con tutta la sua premura, che sento che le cose stanno cambiando, anzi sono già cambiate e questa volta non sarà come un anno fa. Ci sarà più gente e meno solitudine, meno depressione. Rimarranno sempre il sonno e l’insonnia, le levatacce e i respiri pesanti, e i ritorni in treno da solo; rimarranno le stazioni e le canzoni, gli innamoramenti. E forse ci sarà qualche amico con cui chiudersi in casa la notte della vigilia. E magari riuscirò a smettere di magonare. Ma forse no. In fondo... vediamo com’è essere innamorati d’inverno.

1 commento:

  1. Mi chiedevo come stessi in questi mesi di silenzio... ora un po' lo so..

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