Entra, striscia via. Solito ragazzo maniche lunghe felpa grigia freddo addosso. Lo guardo muoversi fra gli scaffali, apricchiando qualche libro, cercando alla veloce qualche autore, guardandosi intorno. È tornato l’inverno e finalmente mi sento di nuovo al caldo. E ieri sera ho capito che i primi due dischi dei Liars saranno i miei dischi dell’inverno. This dust makes that mud. Trenta minuti buoni: sempre la stesse tre note in croce ripetute all’infinito. Scalderà.
Prende un libro in mano, inizia a leggere. I, I, I, I. Want to be a horse. In questi giorni mi torna sempre in mente Agota Kristof e quella meraviglia di durezza che è La trilogia della città di K. We are the army you see through the red haze of blood. Sembra inquieto. Esce.
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