I nostri occhi sono chiusi, perché le nostre strade del ritorno sono sempre piene di tir a luci spianate. e i rami che ti escono dalla bocca sanno di inchiostro e di fumo. Un giorno moriremo anche noi. e anche le nostre ceneri voleranno da un aeroplano sopra il mare. Le nostre aree verdi interiori. e le provincie dei nostri rapporti umani. Dici che la tua posizione ideale è fra il bianco e il nero. E gli occhi appoggiati sui rami ci squadrano tranquilli.
Tre euro per tenere accesi i nostri discorsi con quaranta candele colorate. Le alte e le basse maree. che alla fine tra i ciottoli rimane sempre qualcosa. I segreti nascosti, abbottonati stretti in una giacca. Com’è strano essere assolutamente niente.
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